venerdì 24 settembre 2010

La BBari

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C'è gente che viaggia per lavoro, chi per diletto, chi per andare a trovare parenti e chi per scoprire posti nuovi.
Capita che a volte si viaggia per seguire una passione e la passione che mi ha portato a Bari è quella del gioco della palla.

Mio zio e mio cugino per natale mi hanno regalato un biglietto per assistere con loro a Bari-Inter, prima giornata del girone di ritorno della Serie A 2009/2010: meraviglia.
Nei miei occhi c'era già lo stadio, il S.Nicola anche chiamato "l'Ufo" per la sua forma particolare, i tifosi baresi che incitano la squadra in dialetto, le coreografie, il calore della gente della Puglia, la mia casa.

Ecco che quindi, carico di aspettative, atterro a Bari la mattina presto e, in attesa del match, faccio un giro con mio cugino per la città che è molto diversa da come la ricordavo: Bari vecchia è un gioiello di un bianco intonso con le viuzze strette e i panni appesi da una finestra all'altra, le focaccerie e le signore che preparano le orecchiette a mano.

E' tutto meravigliosamente Puglia, anche quando andiamo allo stadio: tutti in motorino e tutti senza casco, perchè: "non puoi portarlo dentro lo stadio e non puoi lasciarlo legato al motore perchè se no te lo rubano". Strepitoso.

Entriamo al san nicola e abbiamo alla destra la curva della Bari (la squadra qui è chiamata La Bari e non Il Bari) e a sinistra il settore ospiti con i tifosi interisti.

Prima della curva c'è una barriera per impedire ai tifosi di incontrarsi e creare scompiglio.
La prima scena a cui assisto è la seguente: un bambino (non avrà avuto più di 12 anni) parte dalla curva biancorossa, scavalca la barriera e si dirige verso i tifosi nero-azzurri.
Ad un certo punto lo vedo correre con una bandiera dell'Inter, rubata ai tifosi ospiti, corre verso la curva di provenienza, scavalca la barriera e viene accolto come un eroe popolare con enorme incazzatura dei milanesi. La bandiera verrà bruciata da li a poco e così può iniziare la partita.

Io non mi sono sentito mai così divertito all'interno di uno stadio: è pur sempre goliardia!

La partita finisce 2-2, la Bari è andata in vantaggio per 2 volte ma la classe di Milito e dei futuri campioni d'Europa ha avuto la meglio sul cuore e gli schemi veloci della squadra pugliese.

Ok, non si è vinto ma quantomeno siamo riusciti a pareggiare con l'inter!

Il mio viaggio finisce il giorno dopo, non prima di aver fatto incetta di derrate alimentari (stracciatella, mozzarella di bufala, orecchiette, caciocavallo) che ho cucinato il giorno dopo a Milano per degli amici che ancora oggi al solo pensiero di quella bontà si commuovono al punto di chiedermi.....ma quando ci torni, a Bari?