lunedì 30 giugno 2008

Ciao Michael

Era il 1996 e insieme a Blando andavo a caccia di fumetti per le vie di milano a bordo di uno scooter, ogni sabato prendevamo e ci dirigevamo verso l'Avalon, meta fumettistica di noi giovani, scelta sulle altre perchè li il dollaro lo facevano a 1300 lire invece che le 1500 del supergulp o i 1800 della borsa del fumetto.
Tra i fumetti che preferivamo c'era Witchblade, fumetto dell'artista emergente Michael Turner, crescito nella Top Cow di Marc Silvestri.
Michael era un disegnatore fantastico, giovane e talentuoso, cosa che negli anni lo ha portato a girare tutte le case editrici più importanti disegnando da Batman all'Uomo Ragno.
Ultimamente si era dedicato a disegnare le cover dei fumetti best seller americani, cosa che faceva con grande successo.
Venerdì notte Michael ha purtroppo perso la sua lotta contro il cancro a soli 37 anni.
Ci mancherai, molto.

Fiori Di Bach

Fiori Di Bach

Era da tempo che volevo andare a vedere dal vivo i Fiori Di Bach e settimana scorsa finalmente ce l'ho fatta,alle Scimmie.
Il Grido, l'ho ascoltato oggettivamente poco per potermi fare un'idea ben precisa di che musica suonano.

Ecco quindi che riesco ad entrare nel locale durante il terzo pezzo, "Tracce Di Veleno".
La verità è che entro nel locale non dico prevenuto ma di sicuro pronto a criticare la minima cosa, un gruppo rock come questo potrebbe essere uno su tanti e il fatto che io li conosca personalmente mi induce a evitare perbenismi alla "ma che bravi che siete!".
Solo perchè sono su un palco non fa di loro i nuovi rolling stone (cosa che sembra essere molto radicata in Italia tra la fanbase di qualsivoglia gruppo emergente).
Entro che stanno suonando il terzo pezzo, tracce di veleno e nella mia testa si formano subito frasi come "ecco, lotus è il solito protagonista, gli assoli li fa tutti lui, ermanno potrebbe esprimere molto di più, lorenzo sa cantare ma non è ancora un frontman definito, basso e batteria non suonano all'unisono ecc...

Poi mi fermo, prendo una birra, saluto Lotus da lontano, accendo le orecchie e spengo il cervello.

E I Fiori Di Bach mi cagano in testa.
Primo: Lotus fa la ritmica molto più spesso di quanto faccia assoli, lasciando effettivamente ad Ermanno il compito di rockeggiare con la sua Les Paul (ma non aveva una SG?), Il Kianga ha un groove pazzesco, non sentivo suonare il basso così bene da tanto tempo, il motivo per cui non sentivo l'unisono tra stacchi di basso e batteria è ovviamente dato dall'impianto del locale...chiunque sia dotato di un minimo di senso uditivo si rende conto che alle Scimmie i suoni fanno schifo. Sempre.
Lorenzo poi....che voce ha? Sensuale potente e calda....ed infatti la band sul palco spacca.

Detto questo ci sono poi i pezzi: alcuni riusciti bene (Leggere Armonie, Tracce di Veleno), alcuni un pò meno (al di la del mare, tu sei l'unica) alcuni, sopratutto quelli più orecchiabili (Tutto il necessaire, bla bla e prima di fare l'amore) molto furbi ma comunque molto validi e poi la sorpresa: Acrobati e Il Grido sono due pezzi fantastici, dove si sente e si vede che la band ha lasciato il cuore mentre li componeva (guarda caso, il disco si chiama Il Grido....).
Ora: quello che penso sinceramente è questo: a prescindere da qualsivoglia pregiudizio io avessi prima di vederli dal vivo questa band ha del potenziale per comporre dei grandissimi pezzi ma tutto dipenderà da che direzione artistica prenderanno.
Dischi d'esordio come questo sono la base per fare qualcosa di importante (e quando dico questo non intendo firmare con la Warner e diventare i nuovi Francesco Renga....Elvis e Lennon ne hanno abbastanza di sentire canzonette da lassù).
Intendo dire che (e ora la sparo forse troppo grossa....ma perchè non farlo?) anche il primo disco dei Radiohead "Pablo Honey" era un disco rock che poteva portare la band ad esser l'ennesimo gruppettino ricordato per sempre solo per "Creep"; anche i Nirvana hanno prodotto un esordio Bleach di cui ci si ricorda solo di alcune canzoni...se non solo della sua copertina con quella foto in bianco e nero...
anche i Soundgarden all'inizio facevano metal e così via....
Ora quello che mi ha colpito di questa band è la potenzialità.
Domani, con il prossimo album ma anche già dalle prossime canzoni si potrà intuire quale direzione prenderanno ma qualsiasi strada prenderanno spero che la scelta sarà dettata esclusivamente da quello che sentono dentro e non da discografiche o manager o critichini dell'ultima ora.
Nel frattempo godiamoci questo disco d'esordio che nel lettore (cd o mp3...peccato non piatto) scorre davvero piacevole e senza stufare (è da una settimana in heavy rotation sia nel mio ipod che nella mia macchina).
Rock On Ragazzi, e ricordatevi che in futuro nessuno sarà considerato coglione o eroe perchè fa quel che crede giusto, quindi continuate a metterci l'anima, Elvis e John da lassù vi guardano..ma sopratutto vi ascoltanto....

giovedì 19 giugno 2008

Radiohead recensione...

Radiohead - Arena Civica 18 Giugno 2008

E' difficile. Quasi impossibile.
Recensire...spiegare...descrivere ciò che è successo ieri all'Arena di Milano è davvero arduo....
Proviamo con ordine.
Arrivo alle 18.40, mi trovo fuori con Ricky e dopo una birra presa dal paninaro con il Track più pimpato della storia, che mandava nell'aere musica che risvegliava in noi ricordi ormai sopiti del periodo techno anni '90 (Dancing With An Angel su tutte) decidiamo che è l'ora ed entriamo.
L'arena si presenta molto più grossa di quanto me la ricordavo, il primo pensiero è stato "ma quelli la dietro come fanno a vedere...o a sentire??"
Tipica mossa all'italiana: per avere i Radiohead devi promettere mari e monti e i promoter pur di farli suonare (leggi: pur di incassare) fanno le cose veramente male: per tutta la "curva sud" dell'arena, l'unico modo per godere del concerto era un "megaschermo" che assomigliava al monitor di un iMac e un diffusore appeso sopra di esso che neanche all'oratorio, cose che durante il live faranno fischiare i poveretti li dietro in piccionaia...e a ragione.

Dopo un entusiasmante gruppo spalla: i Bat For Lashes, io e ricky ammettiamo che l'aspettativa per questo concerto è davvero enorme, tanto che quasi il tempo prima dello show vola (prima volta che mi sia successo, di solito l'attesa mi logora e arrivo all'inizio dello show un pò provato).

Troviamo posto in mezzo alla gente sulla destra, e metà tra il mixer e il palco e all'improvviso, quando il sole è ancora li nel cielo i Radiohead fanno il loro ingresso.
The Reckoner.
15 Steps
Nationa Anthem
All I Need
Nude

Dire che Thom sia un genio della musica è banale....ammettere che potrebbe sedersi a tavola con Jim Morrison e Kurt Cobain un pò meno.
Dire che probabilmente anche John Lennon lo inviterebbe a cena è qualcosa di troppo.
Ma invece no.
Lui è li, che non sbaglia un falsetto, non sbaglia una nota e da l'anima e il popolo davanti a lui lo fissa quasi fosse un magnete, non puoi smettere di ascoltarlo ne di osannare tanta bellezza...
E poi quando attaccano con Airbag l'arena scoppia sulle note distorte dell'inizio, quasi come se fosse assurdo che dopo tanta intimità la band proponesse un pezzo così rock...
The Gloaming
Dollars & Cents e poi l'accoppiata
Wierd fishes/Arpeggi
Faust Arp
A questo punto io ero già certo che i Radiohead mi stavano regalando il concerto più bello della mia vita. Senza esagerare e senza scherzare.
Thom sembrava essere la voce di dio che riesce a toccare l'anima e chiunque fosse presente sul prato poteva sentirlo
How to disappear Completely
Jigsaw Falling Into Places
E' passata un'ora e nessuno lo sente, sembra iniziato da pochi minuti eppure sono tutti li a ballare e a provare qualcosa di nuovo....quasi....un'emozione sopita da concerti overprodotti e troppo commerciali, quasi come se ormai sia tutto scritto, preparato e asettico...ma invece ci pensano loro 5, i Radiohead che cambiano scaletta ogni sera, che salgono sul palco e ci mettono l'anima...
A Wolf at the door
Videotape
Milano è ipnotizzata dai giri di basso, concentrata sui colpi sincopati della batteria, dalle pazze chitarre e da quella voce...e quando sembra che non esista modo di migliorare la serata
Everything in it's right place
Idioteque
Bodysnatchers

Nulla potrebbe andare meglio, nessuno è li a chiedere suona quello o questo, son tutti in silenzio in attesa del bis, tutti in attesa, quasi come se si toccasse il cielo con un dito, che tutto fosse più chiaro, che il mondo fosse più bello....

House of Cards
There There
Bangers n' Mash
quest'ultima quasi uno schiaffo alla discografia: volete una nuova creep? eccovela. riff di chitarra semplicissimo, 2 batterie e ritmo up tempo.
A questo punto il pubblico ormai assuefatto da quei suoni digitali ma etremamente caldi, da quell'elettronica mischiata da chitarre e batterie che solo i Radiohead hanno saputo amalgamare arriva la sorpresa
Just
Esplosione dell'Arena, tutti a saltare e a cantare a squarciagola
The Tourist

Secondo bis,pausa più breve
Go Slowly
2-2=5 con tutta l'arena che sembrava concentrata in tutta la parte iniziale lenta e riflessiva e che sembra finalmente capire l'esplosione finale con l'energia del gruppo con Tho, insieme al suo pubblico che canta "you have not been paying attention"
La serata è perfetta.
Ma è quando ci salutano con Paranoid Android che capisci che i Radiohead sono l'ultimo gruppo di una schiera che annoverava nella storia i Beatles, i Doors,Jeff Buckley, i Nirvana...
Non esiste più confine tra loro e il mito...
La parte centrale della canzone, "Rain down....rain down on me" sembrava quasi un Halleluja...
Ed è qua che parte la riflessione....che cosa cambia tra partecipare ad un concerto così ed andare in chiesa?
La spiritualità emersa ieri era è qualcosa di insipiegabile, Thom sembrava un predicatore, un uomo illuminato, una persona carismatica pur essendo fragile...

Immensi radiohead, porterò per sempre questo concerto nel cuore...come il sorriso del ragazzo inglese che alla fine del concerto rincontra un suo amico con un sorriso di beatitudine immensa e gli dice "it was fucking incredible..." quasi come se fosse sorpreso dal trovare tanta bellezza in un concerto di un gruppo rock.
Senza alcun dubbio il più grande gruppo rock che ci sia oggigiorno.

Radiohead

Sono andato a vedere i radiohead all'arena di milano.
Sono ancora scosso, è stato il concerto più bello della mia vita, un'esperienza incredibile, la prima volta che mi godo un concerto in questa maniera....thom ha una voce capace di toccarti l'anima per quanto è bravo e alla fine la gente si chiedeva quale fosse la differenza tra un concerto così e una messa tanto è stato emozionante....

è stato incredibile....ed è dir poco.